Genoa – Inter 0-4
Inutile scrivere,fare disamine tattiche,tabelle,tabelline,conti e trovare alchimie varie.
Se,da qui alla fine del campionato,qualche squadra caritatevole,non ci regalerà qualcosa,noi,di punti,non ne faremo più.E attenzione,come già ebbi a scrivere mesi fa,il nostro cammino,è sinistramente simile a quello dei dirimpettai del 2011/2012,e sappiamo come finì.Gli scenari ci sono tutti:squadra allo sbando,allenatore nel pallone più completo,spogliatoio dove ognuno pensa a tirare l’acqua al proprio mulino,in attesa di tempi e collocazioni migliori,tifoseria vieppiù stanca e disamorata.Ovviamente,in tutto questo,la società,rappresentata degnamente nella sala dei bottoni dal magnate irpino,e davanti alle telecamere del cappellato gabibbo romano,è,more solito,assente ingiustificata.Dopo aver costruito una nuova Armata Brancaleone,formata da una pletora di mercenari,oltretutto scarsi,lasciati al loro destino in balia degli eventi,con alla guida un Signore,evidentemente troppo stanco,e,forse, troppo appagato,per provare a raddrizzare la nave,i nostri dirigenti,si sono dati alla macchia.Il “Capo”,offeso,non si presenta alle partite,perchè non ama il dissenso,lo “Smilzo”,invece,purtroppo è presente,ma sarebbe meglio se non lo fosse.A questo aggiungiamo,a buon peso,pseudo capitani coraggiosi venuti a svernare con ingaggi da top player,portieri più o meno mediocri che vanno a festeggiare le sconfitte sotto le curve avversarie,scarponi che anzichè sfogare la loro repressione in campo,preferiscono farlo negli spogliatoi.Tutti bocconi amari,che una tifoseria,già ampiamente provata,deve ingoiare a piccole dosi giornaliere,come fosse cicuta.Oggi,più che la bravura,rimpiangiamo lo spirito di Perin,la garra di Laxalt,addirittura l’attaccamento alla maglia di Cofie,
Mentre il Titanic colava a picco,l’orchestra suonava…qui,ancora oggi,nonostante tutto,c’è gente che continua ad inneggiare al comandante,che ci sta facendo affondare.
Signori,è stato un piacere tifare con voi..